Token su BTC? Una storia vecchia..del 2012
Dear 721Beat Members,
In questi giorni avrete sicuramente notato l’intasatura della rete di BTC e la sospensione dei prelievi di BTC da parte di Binance. Il motivo di entrambe le situazioni è da attribuire a Ordinals che, dopo aver introdotto gli NFTs nella rete di Bitcoin, ha da poco introdotto anche i tokens. Lo standard per i token Ordinals è BRC-20. Ma se per alcuni questa potrebbe essere una grande novità, in realtà tentativi di creare tokens su BTC esistono già dal 2012. Andiamo più nel dettaglio:
Il più datato protocollo che consente token su Bitcoin è forse EPOBC (2012). EPOBC erano anche conosciuti come Colored Coins. Questo protocollo è stato il primo ad utilizzare OP_RETURN per l’archiviazione dei dati. Il problema di EPOBC è che rappresentava assets reali, e nessuno in quei tempi ha utilizzato questo protocollo per la rappresentazione virtuale di beni fisici. OMNI (2013) è stata invece la prima Sidechain di Bitcoin: L'obiettivo di OMNI era abilitare funzioni finanziarie aggiuntive oltre a Bitcoin. MNI consente agli utenti di token di rappresentare facilmente criptovalute o asset personalizzati e di negoziarli sulla blockchain Bitcoin utilizzando Omni Layer. Il network OMNI è stato anche il primo a coniare la stablecoin USDT (Tether). Molti sostenitori di Bitcoin non sono fan di OMNI a causa della loro decisione di rilasciare un token nativo per la loro blockchain.
E’ poi nato RGB, nel 2016, proposto dall’Italiano Giacomo Zucco come versione migliorata di Colored Coin. RGB è un'implementazione di contratto intelligente che opera con un paradigma di convalida lato client. Tutti i dati vengono mantenuti al di fuori delle transazioni bitcoin, come la blockchain bitcoin o gli stati del canale Lightning. Ciò consente al sistema di operare sulla rete Lightning senza alcuna modifica ai protocolli LN.
E per ultimo ecco Taro: Taro ( Taproot Asset Representation Overlay) è un protocollo proposto che consente alle persone di emettere asset digitali sulla blockchain di Bitcoin. Queste risorse digitali possono essere valute fungibili come stablecoin o token univoci non fungibili come NFT o oggetti da collezione.
Ma perché BRC-20 invece è emerso al momento come popolare?
Market timing è la prima risposta che ci viene in mente. Perché come intuibile non è il primo progetto del genere ad essere nato, inoltre, anche il fondatore ha dichiarato che è solo un esperimento.
Inoltre, ai tempi la febbre da NFTs e Tokens non era accesa come oggi.
Se facciamo una rapida comparison con i token ERC-20 vediamo subito delle differenze notevoli:
I token BRC-20 non fanno uso di contratti intelligenti e lo standard dei token richiede un portafoglio Bitcoin per coniare e scambiare questi token.
Ma parliamoci chiaro: i token BRC-20 non hanno nulla a che fare con Bitcoin.
L'asset è semplicemente un file di script JSON aggiunto alla blockchain Bitcoin tramite il protocollo Ordinals. La mission è consentire agli utenti di incorporare metadati che possono essere riletti dalla catena e trasferiti l'uno all'altro trasferendo Bitcoin. Sebbene tecnicamente, i token BRC-20 esistano nella blockchain di Bitcoin, sono un mercato secondario che richiede un diverso set di software da reperire, classificare e visualizzare dalla blockchain.
I token BRC-20 sfruttano la popolarità e la credibilità di Bitcoin associandosi alla principale criptovaluta. In tal modo, tentano di attirare investitori ignari che potrebbero credere che questi token siano sicuri e affidabili quanto lo stesso Bitcoin.
Tuttavia, questa associazione è ingannevole e fuorviante, poiché i token BRC-20 non possiedono lo stesso livello di sicurezza, decentralizzazione o accettazione diffusa di Bitcoin.
Uno dei principali punti di forza di Bitcoin è la sua semplicità e facilità d'uso. Tuttavia, i token BRC-20 introducono complessità non necessarie al processo di gestione delle risorse digitali. Questi token richiedono un portafoglio separato, un protocollo e un controllo delle monete da gestire e passaggi aggiuntivi per l'archiviazione e la transazione.
Qual’è la nostra conclusione?
Evitando questi token e concentrandosi su Bitcoin, gli investitori possono proteggersi da rischi inutili e contribuire alla crescita e alla stabilità del più ampio ecosistema Bitcoin, dove si stanno compiendo progressi effettivi. Tenendo Bitcoin in custodia, beneficerai di tutta l'innovazione sviluppata nello spazio; detenendo i token BRC-20, fornisci la liquidità di uscita per qualcuno che è riuscito ad aggiungere un file di testo nella blockchain prima di te. Al contempo, BRC-20 e i BTC NFTs stanno spammando o intasando la rete Bitcoin per via dell’hype di questi giorni. Ma sarà un trend o qualcosa di duraturo nel tempo?